58 anni dopo la storica conquista della prima stella da parte della Grande Inter di Helenio Herrera, con Angelo Moratti alla presidenza, la vittoria della seconda stella ha scatenato una grande festa tra le strade di Milano. Una notte di celebrazioni per il trionfo nerazzurro che ha visto protagonista Massimo Moratti, il presidente più vincente nella storia dell’Inter con 17 trofei all’attivo, tra cui 5 campionati e una Champions League. Moratti ha partecipato ai festeggiamenti con entusiasmo, portando con sé i ricordi delle vittorie passate e la soddisfazione per gli ultimi successi.
Durante un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Moratti ha riflettuto sulla storia dei successi dell’Inter, evidenziando come il club nerazzurro avrebbe potuto raggiungere prima un numero maggiore di scudetti se non fossero stati assegnati a tavolino alcuni titoli, come quello del 2006. “Senza tutto quello che sappiamo saremmo già a quota 25“, ha affermato Moratti, ponendo l’accento sulle difficoltà e sui cicli che hanno contraddistinto la storia del calcio italiano.
La vittoria della seconda stella, ottenuta grazie al trionfo in casa del Milan, ha per Moratti un significato particolare, soprattutto per essere avvenuta proprio contro i rivali cittadini. L’ex presidente ha sottolineato come il successo nel derby abbia un sapore speciale, ricordando come già l’incontro di andata avesse dimostrato la superiorità dell’Inter quando gioca al massimo delle proprie potenzialità.
Moratti ha poi elogiato l’approccio di gioco dell’Inter guidata da Inzaghi, evidenziando come la squadra offra un calcio divertente e mai noioso, a differenza di altri club. Nonostante la delusione per l’eliminazione dalla Champions League, il presidente ha valorizzato la stagione dell’Inter, sottolineando l’importanza di conquistare la seconda stella in un campionato dominato.
Tra i giocatori, Moratti ha individuato in Nicolò Barella il simbolo di questa Inter, per il suo impegno costante in campo e la presenza decisiva in molte fasi del gioco. L’ex presidente ha però voluto estendere i meriti a tutto il collettivo, menzionando anche Dimarco, Calhanoglu, Mkhitaryan e Lautaro come pilastri fondamentali per il successo della squadra.
In conclusione, la seconda stella conquistata rappresenta non solo un traguardo storico per l’Inter, ma anche un momento di orgoglio personale per Massimo Moratti, che ha visto nel successo attuale il frutto degli sforzi e dei trionfi ottenuti durante la sua presidenza.
L’articolo Moratti festeggia la stella: “senza tutto quello che sappiamo saremmo a 25 scudetti” proviene da Notizie Inter.
Piero Ausilio sembra ormai essersi convinto a puntare su di lui: che beffa per la…
L'Inter rischia di perdere anche Beppe Marotta: dopo Simone Inzaghi anche il presidente nerazzurro può…
Per la Juventus il mercato fatica a decollare: i bianconeri sembrano tagliati fuori, ha aperto…
Una finale così, il pubblico del Philippe Chatrier non la dimenticherà facilmente. Jannik Sinner e…
Dopo l'addio alla Nazionale con l'esonero annunciato prima della gara con la Moldova, Spalletti può…
Luciano Spalletti lascerà l'Italia dopo la sfida con la Moldova e spunta già la panchina…