[mp-video id=”768347″ title=”Inter-Napoli: l’attacco ai mezzi dei tifosi azzurri in via Novara” content=”L’agguato da parte degli ultras dell’Inter (supportati da quelli del Varese e del Nizza) nei confronti dei pullmini che trasportavano i sostenitori del Napoli verso San Siro ripreso in un nuovo video. Le riprese sono state effettuate da un balcone di via Novara a Milano.” provider=”brid” video_brid_id=”366121″ video_original_source=”https://media.calcioblog.it/f/f3c/inter-napoli-scontri-ed-incidenti-in-via-novara-nel-pre-partita.mp4″ url=”” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNzY4MzQ3JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL2NhbGNpb2Jsb2cuYWRtaW4uYmxvZ28uaXQvdnAvNzY4MzQ3LyIgYWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiB3ZWJraXRhbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIG1vemFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgZnJhbWVzcGFjaW5nPScwJyBzY3JvbGxpbmc9J25vJyBib3JkZXI9JzAnIGZyYW1lYm9yZGVyPScwJyB2c3BhY2U9JzAnIGhzcGFjZT0nMCc+PC9pZnJhbWU+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X183NjgzNDd7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzc2ODM0NyAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzc2ODM0NyBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
C’è una novità nell’indagine per la morte di Daniele Belardinelli. È di ieri la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario, di un ultrà napoletano; si tratta del figlio del proprietario della Volvo V40 nera, sequestrata perché ritenuta essere l’auto con la quale sarebbe stato investito Belardinelli. La novità di oggi è che nel registro degli indagati, con la medesima accusa, ci sono finiti anche gli altri 3 passeggeri presenti a bordo della stessa auto.
I 4 indagati lo scorso 26 dicembre si trovavano appunto a Milano per assistere alla partita Inter-Napoli. I Pm li stanno interrogando in queste ore in Questura a Napoli per ricostruire quanto accaduto. Il loro avvocato, Emilio Coppola, prima di entrare negli uffici della Questura ha sostenuto davanti ai cronisti l’estraneità dei suoi assistiti: “fanno parte delle prime auto che hanno transitato l’angolo dal quale è partita l’aggressione e non si ritengono responsabili dell’investimento del tifoso interista“.
Secondo l’avvocato, l’auto sequestrata “non è coinvolta negli incidenti” e, in ogni caso, “il guidatore dell’auto non era il figlio del proprietario della società di leasing, ma un altro ragazzo“. Un elemento che insospettisce gli inquirenti è rappresentato dal fatto che il figlio del proprietario dell’autovettura l’abbia portata a lavare appena rientrato a Napoli; si tratta di un elemento che lascia immaginare la volontà di ripulire eventuali tracce.
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