Il Napoli si divora la qualificazione ai quarti dell’Europa League. Sia all’andata che al ritorno gli azzurri non concretizzano le numerose occasioni capitate sui piedi degli attaccanti (e non solo) e come all’andata vengono puniti da un Porto spietato. I lusitani hanno dimostrato di possedere le doti necessarie per questo tipo di competizione: cinismo, capacità di soffrire, compattezza e un pizzico di fortuna. Non a caso il Porto, pur non avendo i nomi dei grandissimi club, è sempre una delle formazioni più quotate negli ultimi anni, nelle coppe europee. Per il Napoli molti rimpianti, a fine partita: nella nostra cronaca in diretta abbiamo contato almeno undici occasioni da rete nitide nell’arco dei 90 minuti, ma gli azzurri sono riusciti a segnare solo una volta con Pandev.

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Numeri e curiosità – I lusitani partivano per l’ottava volta da un 1-0 ottenuto in casa nella gara d’andata: finora cinque passaggi del turno e tre eliminazioni – compresa l’ultima, lo scorso anno, agli ottavi di Champions col Malaga. In Europa, il Napoli aveva perso una sola volta la gara d’andata per 1-0: nel dicembre ‘94 gli azzurri, anche in quella occasione, non riuscirono a ribaltare il risultato in casa contro l’Eintracht Francoforte (ottavi di Coppa Uefa). Prima di questa partita gli azzurri avevano vinto tutte le partite europee giocate al San Paolo in stagione, quattro. Il Porto non vince in casa di una squadra italiana dal settembre 1996: tre sconfitte e due pareggi in cinque sfide.

Le parole di Benitez a fine partita:

“La squadra ha fatto una partita spettacolare, sapevamo che il Porto giocava con la difesa un po’ alta, dovevamo chiudere il match ed essere più precisi. Il gol subito ha cambiato ovviamente tutto, ma oggi si è giocato a senso unico. La Juve di Conte vincitrice in Europa League? Mi auguro che vinca il migliore. Dobbiamo gestire la rosa, abbiamo tante partite e possiamo sfruttare la qualità di tutti i nostri calciatori, come ha dimostrato Pandev. I ragazzi hanno fatto una partita spettacolare. La squadra ha avuto uno sbandamento dopo aver subito il gol. Sapevamo che sarebbe potuto accadere e che avremmo dovuto reagire con calma, ma il gol lo abbiamo preso quando c’era davvero poco tempo per reagire. Peccato perché abbiamo avuto tante occasioni per fare il secondo gol, con Gonzalo, Lorenzo, ma non ci siamo riusciti. Però non ci è mancata la voglia di vincere, intensità e carattere. Abbiamo fatto bene in Europa, siamo al terzo posto ed in finale di Coppa Italia, il cammino è soddisfacente considerando il cambio di allenatore. Se si vuole vincere sempre in tutte le competizioni da un giorno all’altro, bisogna comprare 20 giocatori dal Bayern…”.

E quelle di Luis Castro, allenatore del Porto:

“Sapevamo che ci sarebbe toccata una partita molto dura. All’inizio abbiamo avuto tante occasioni sia noi che loro, ma nei 180 minuti penso che la mia squadra sia stata superiore. Siamo stati bravi a non smontarci dopo il gol ed a risalire la china con qualità e gioco. Vincere l’Europa League? Quello che posso promettere è il massimo impegno, poi si vedrà”.

Napoli-Porto 2-2 | Le foto

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