Napoli's fans hold a giant banner reading "Eat it!" before the UEFA Europa League semi final first leg football match SSC Napoli vs FK Dnipro Dnipropetrovsk on May 7, 2015 at the San Paolo Stadium in Naples.AFP PHOTO / CARLO HERMANN (Photo credit should read CARLO HERMANN/AFP/Getty Images)
Stangata Uefa sul Napoli: in seguito a quanto accaduto nella semifinale di andata di Europa League contro il Dnipro, i partenopei si sono visti chiudere sia la Curva A che la Curva B. Il giudice sportivo europeo ha disposto la sanzione poiché nell’ultima gara europea allo Stadio San Paolo i tifosi partenopei hanno fatto esplodere fuochi d’artificio, usato i fastidiosi raggi laser e non si sono dimostrati club all’altezza nell’organizzazione dell’evento. Nel caso in cui il Napoli dovesse accedere al preliminare di Champions League, giocherebbe la partita casalinga senza il supporto delle due curve.
Oltre al danno, la beffa: dopo essere stato eliminato dal Dnipro nella semifinale di Europa League, contro ogni pronostico della vigilia, il Napoli di Aurelio De Laurentiis è stato sanzionato anche con un’ammenda di 80mila euro. “Fuochi d’artificio, laser e scarsa organizzazione” i capi d’imputazione nei confronti del club partenopeo. Pesante sanzione anche nei confronti del Feyenoord per la partita di ritorno contro la Roma: il lancio di oggetti in campo e i cori razzisti costano al club olandese due partite a porte chiuse (una sospesa con la condizionale) e 100mila euro di multa.
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