Si sta lavorando per rendere realtà il progetto del nuovo stadio del Milan. I rossoneri avrebbero intenzione di salutare lo storico impianto di San Siro per avere uno stadio di proprietà, considerando tutti i privilegi e le svolte positive dietro a questa scelta. A parlare di tutto ciò sono stati Francesco Squeri, sindaco di San Donato Milanese, e quello di Milano Giuseppe Sala.
SQUERI – «La stima degli spettatori non la decide il comune di San Donato. Il Milan ha mediamente 42.000 abbonati e quindi prevede di fare uno stadio di 70.000 posti. Parcheggi? Durante l’Accordo di Programma c’è un piano B ad esempio per il parco sud. Ad esempio nella zona che va dalla stazione di Rogoredo a quella di San Donato si potrebbero fare dei parcheggi. Si parla di 2000 parcheggi, le soluzioni ci sono. Nel progetto sono previsti parchi tematici legati anche allo sport, tutto questo lo potremo sapere solo durante l’accordo di programma».
SALA – «Non è semplice oggi fare uno stadio in un territorio molto urbanizzato. E’ legittimo che le squadre cerchino la possibilità di fare un altro stadio perché si patrimonializzano ed è doveroso che io lo difenda, anche perché se vanno via cosa faccio con San Siro? Dovrò trovare una soluzione e metterlo in vendita. Sapendo che le squadre hanno garantito di stare a San Siro fino al 30 giugno del 2030, che è apparentemente un lungo percorso poi, conoscendo le complessità amministrative, lunghissimo fino ad un certo punto».
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