Quando si dice di cogliere l’attimo: succede che una nazionale di 22 amici (più un professionista nato a Papeete ma in realtà francesissimo) capiti a giocare una partita a Belo Horizonte con addosso gli occhi puntati del mondo, lo faccia contro i campioni d’Africa della Nigeria e alla fine soccombe con un tennistico 6-1. Succede pure che tre dei sei gol nigeriani contro Tahiti li mette a segno Nnamdi Oduamadi, attaccante classe ’90 di Lagos, sfruttando l’occasione della vita: di fronte ai riflettori del mondo calcistico, e contro avversari più che modesti, mettersi in evidenza per convincere il proprio club a dargli una chance. Oduamadi ha colto l’attimo, il club si chiama Milan e dal prossimo ritiro precampionato si aggregherà alla prima squadra.
Oduamadi è noto ai tifosi rossoneri, fin da quando nel gennaio del 2009, dopo un provino in cui impressionò positivamente per le doti atletiche, fu tesserato dal club di Via Turati per far parte della Primavera di Aldo Dolcetti; con i suoi compagni portò a casa una Coppa Italia di categoria, mettendosi particolarmente in evidenza. Nel luglio del 2010 viene inserito in una trattativa col Genoa che porta Papastathopoulos a Milanello e metà del nigeriano al Grifone, tuttavia resta ancora in Lombardia ed esordisce pure in Serie A, contro il Catania, sostituendo Pippo Inzaghi; una sola presenza quell’anno, ma ottime prove nella Primavera passata a Giovanni Stroppa. Oduamadi era pronto per il professionismo vero, nell’estate del 2011 si trasferisce in prestito al Torino, dopo che intanto il Milan ne aveva riscattato l’intera proprietà.
E’ una squadra ambiziosa quella granata, allenata da Ventura e con l’esplicito obiettivo di salire in A; Oduamadi ben figura ma si mostra ancora acerbo: undici presenze e tre gol, tra cui quello promozione col Modena. Buon bottino, ma serva la riconferma: 2012, nuovo prestito, sempre in Serie B ma questa volta a Varese, anche in questo caso il club ha aspirazioni importanti; sedici presenze, la miseria di due gol e play-off svaniti all’ultima giornata a favore del Brescia. A quasi 23 anni è tempo di capire che giocatore si è, soprattutto se sei un attaccante: Oduamadi parte per il Brasile per provare a prendere un treno che forse non passerà più, con Tahiti fa tre gol, Galliani dall’altra parte del globo chiama Allegri. Ci può servire per luglio? Risposta secca: portiamolo in ritiro, vedremo.
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