Osvaldo si sfoga su Twitter: “I miei gol arriveranno perché sono forte. E i gufi dovranno stare zitti”

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Non segna in Serie A da undici mesi, cioè dal 4 maggio 2013 (in mezzo c’è stata la parentesi in Premier League); in Europa si è fermato alle due reti messe a segno contro il Trabzonspor; in questa stagione con la maglia della Juventus ha collezionato sei sostituzioni su sette partite da titolare, non impressionando mai per continuità e precisione.
Il bilancio di Pablo Daniel Osvaldo non può essere positivo. Lo sa bene lo stesso attaccante 28enne che ieri sera su Twitter, dopo la vittoria di Lione decisa da Leonardo Bonucci, ha risposto alle critiche che nelle ultime settimane gli sono state rivolte, anche dai tifosi bianconeri.

Io do sempre il massimo in campo, lotto su ogni pallone come se fosse l'ultimo, il gol e le giocate arriveranno perché sono forte…

— Dani Osvaldo (@danistone25) 3 Aprile 2014

E tutti quelli che non credono in me dovranno poi stare zitti, inclusi i guffi che ci guardano da dietro e da lontano..

— Dani Osvaldo (@danistone25) 3 Aprile 2014

Insomma, Osvaldo, sicuro di sé, garantisce l’impegno e chiede un po’ di tempo ai sostenitori juventini. Il tempo però sta per scadere. Mancano 7 turni di campionato e il rush finale dell’Europa League.

Il centravanti tira in ballo i gufi (con una ‘f’ di troppo) con probabile riferimento alla Roma, squadra che ha lasciato la scorsa estate in rotta con lo spogliatoio e la tifoseria. I fatti però dicono che Osvaldo in queste settimane si gioca il futuro.

La Juve per riscattarlo dal Southampton dovrebbe sborsare 19 milioni di euro, una cifra che sembra esagerata al confronto con i numeri dimostrati dal calciatore in campo, almeno finora. E poi c’è il capitolo Nazionale, con Prandelli che è alle prese con l’abbondanza in attacco. Oltre a Balotelli, Gilardino sembra avere il posto assicurato. Difficile che il Johnny Depp italiano non voli in Brasile, ma la concorrenza inizia ad essere pericolosa: Giuseppe Rossi, Luca Toni, Alessandro Diamanti, Lorenzo Insigne, Ciro Immobile, Alessio Cerci, Sebastian Giovinco. Per non parlare di Antonio Cassano e Francesco Totti.