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Parma, il sindaco deluso dopo l’incontro con Manenti che conferma: “Vado avanti”

C’era grande attesa questo pomeriggio a Parma per l’incontro, già rimandato in passato, tra il sindaco della città ducale e il presidente del club gialloblu Giampietro Manenti che è arrivato in comune intorno alle 16 e 30 atteso da una folla di curiosi, giornalisti e tifosi per niente accomodanti. Nel giorno dell’ufficialità del secondo rinvio consecutivo di una partita del Parma, che dunque domenica non sfiderà il Genoa a Marassi, dunque Federico Pizzarotti ha incontrato il discusso numero uno parmense durante una riunione che a detta del primo cittadino non è andata bene: “Non è un interlocutore credibile, esprimo solidarietà ai giocatori del Parma. Se il presidente del Parma è questo, allora chiuderemo lo stadio“.

Ma a fare notizia è stato proprio Manenti che prima di entrare in municipio aveva rilasciato qualche fugace dichiarazione: “Del fallimento ne parlano tutti da quindici giorni consecutivi. Il piano ce l’abbiamo già. Finanziario? Abbiamo tutto un piano. I soldi arrivano nei prossimi giorni, sono degli sponsor. Non mi preoccupa niente, adesso fatemi passare“. Ma è stato al termine dell’incontro che si è scatenato il putiferio: cameraman e ultrà, negozianti e giornalisti, una vera e propria ressa si è creata intorno a Manenti che ha rischiato il linciaggio durante il tragitto che l’ha condotto fino a Piazza Garibaldi dove ha riparato in una lancia della Polizia; un chilometro, o poco meno, a piedi in cui ha anche provato a rispondere a qualche domanda:

“Tutto questa contestazione perché non l’avete fatta prima, visto che mancavano i soldi? Non sono sparito affatto, sono stato tutta la settimana a lavorare. La società non sparirà. La società l’ho comprata. Di soldi ne servono parecchi, quanti lo sapete meglio voi, lo dite sempre. Abbiamo finito di guardare la situazione debitoria. Stiamo facendo il possibile, c’è un piano, l’ho detto più volte”.

Ha trovato anche la forza e lo spirito per ironizzare: “Mi hanno telefonato anche Tevez e Morata ed erano arrabbiati. Mi hanno detto: ‘Noi abbiamo segnato e non ne parla nessuno, lei invece fa casino e ne parlano tutti per quindici giorni consecutivi’“. Intanto anche lo sponsor del club, la Vorwerk Folletto, ha espresso la sua solidarietà nei confronti dei giocatori, dello staff e dei dipendenti: “Riteniamo che, in coerenza con il ruolo di sponsor, sia dovere della Vorwerk Folletto dare il sostegno che sarà necessario onorando in questo modo quei valori e quei principi che avevano suscitato il nostro entusiasmo cinque anni fa” ha reso noto il presidente Barsotti.

vieni127

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