In amore, come nel calcio, bisogna essere corrisposti e quello tra l’Atalanta e Gasperini si è dimostrato, sulla carta, tale da continuare a lavorare insieme: con tanto di rinnovo contrattuale come ciliegina sulla torta.
Un progetto vincente a lungo termine con l’obiettivo però non solo di dare all’Atalanta altri successi (magari anche la vincita un trofeo), ma soprattutto quell’elemento che in questa stagione è venuto a mancare diverse volte: la serenità e quel filo per certi versi troppo teso da entrambe le parti.
Troppe sfuriate, troppe frecciatine, troppi scontri da parte di Gasperini nei confronti di una società che, tra pregi e difetti, è disposta ad ascoltarlo soprattutto sul mercato: al di là che si possa fare molto di più (come giusto che sia). Si andrebbe a ricreare un clima dove lavorare diventa abbastanza difficile, nonostante nei momenti delicati non si è mai esenti da colpe da entrambe le parti.
L’Atalanta da una parte dovrà continuare ad ascoltare il suo mister al 200%, ma dall’altra il tecnico di Grugliasco dovrà essere in grado di avere fiducia nei confronti della dirigenza, nel totale rispetto dei ruoli: l’allenatore fa l’allenatore, il direttore sportivo fa il direttore sportivo. Insieme si è costruita una storia, e solo insieme questa storia potrà continuare alla grande.
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