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Pescara-Napoli 0-3 | Telecronaca di Auriemma e radiocronaca di Delfino | Video

Il Napoli è sempre più secondo. La netta vittoria conseguita a Pescara permette agli uomini di Mazzarri di volare momentaneamente a +10 punti sul Milan. I rossoneri saranno impegnati tra qualche ora nella sfida interna contro il Catania, a San Siro, ma con il numero di giornate di campionato che si assottiglia diventa sempre più difficile la rincorsa dei vice campioni d’Italia al secondo posto. Molto più complessa, invece, il percorso dei partenopei verso la vetta della classifica che ormai sembra definitivamente in mano alla Juventus. Il Napoli ha rallentato, però, il conto alla rovescia della Vecchia Signora verso il suo secondo scudetto consecutivo: la formazione di Antonio Conte, infatti, non potrà festeggiare in caso di vittoria, quest’oggi nel derby.

Gli azzurri, a Pescara, dopo un primo tempo bloccato e contrassegnato dall’orgoglio degli abruzzesi che non volevano cedere il passo agli ospiti, anche per congedarsi dalla Serie A con dignità (ormai manca solo l’aritmetica per condannare i biancoazzurri alla retrocessione), si sono scatenati nella ripresa. Il secondo posto ad un passo permetterebbe al Napoli di programmare con più calma la prossima stagione. L’accesso diretto alla Champions League consegnerà ad Aurelio De Laurentiis sicuri e ricchi introiti. Il numero uno azzurro ha confessato a Radio Deejay la volontà di proseguire il cammino con Walter Mazzarri:

“Dipendesse da me gli avrei fatto un contratto di tre anni, è una persona leale difficile da trovare nel mondo del calcio. Ci conosciamo bene, siamo due persone perbene ma concepiamo il calcio in modo diverso perché io sono entrato in questo mondo da poco e invece lui si porta dietro la cultura del passato. Mi dice: “Presidente, se non vuole vincere lo scudetto facciamo la squadra dei giovani”. Ora chissà che non avendo visto il Borussia cambi idea pure lui. La Champions porta soldi, l’Europa League invece è solo un costo. Andrebbe cancellata, non piace ai media e ai tifosi che non vanno nemmeno allo stadio. Bisogna ampliare la Champions, magari portandoci sei-sette squadre dalle Nazioni più importanti, e ridurre il campionato italiano”.

Per De Laurentiis il modello, ora, è il Borussia Dortmund:

“Il Borussia ha la mia stessa filosofia, prova a costruirsi i campioni in casa e non si fa condizionare dalla piazza. Il Bayern invece prende il meglio che c’è in giro e dopo due tre anni cambia tutto perché punta ad essere il numero uno ogni anno. A tal proposito c’è necessità di una uniformità a livello legislativo: ci sono troppe differenze tra Germania, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia”.

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Pescara – Napoli 0-3: gol di Inler, Pandev, Dzemaili (Foto)



antonio

Semplicemente uno che scrive... Giornalista sportivo con la passione per la letteratura e un'altra, smodata, per la musica (in particolare new wave, post punk, goth-rock e psych-rock ). Venera il mare grazie al sangue isolano di sua madre che scorre nelle vene, nonostante una vita trascorsa tra palazzi e cemento...

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