[blogo-video provider_video_id=”9e9UW2_hjJo” provider=”youtube” title=”Lukas Podolski – All 12 Goals 2013/14″ thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=9e9UW2_hjJo”]
La Juventus guarda avanti e non sta ferma nei contatti internazionali con la consapevolezza di avere in caso un nodo come quello relativo alla posizione di Sebastian Giovinco. Il fantasista va in scadenza a giugno, è costato caro, ma è uscito gradualmente fuori dalle vere gerarchie offensive sia di Conte che al momento di Allegri, che comunque lo stima come il suo predecessore.
Il punto è però che la società non apprezza le richieste al rialzo di uno dei suoi antichi pupilli delle giovanili e lavora su due fronti: il rinnovo (con conferma di ingaggio comunque a 2,2 milioni) oppure cessione a gennaio. C’è chi dice Inter, c’è chi dice Parma, la Juve invece preferirebbe l’Arsenal magari con 4/5 milioni di quasi “indennizzo” visto che Wenger un paio di sondaggi, anche recenti, li ha fatti.
Anche in caso di clamorosa cessione di mezza stagione non è però detto che i bianconeri tornino sul vecchio obiettivo Podolski, che proprio all’Arsenal è scontento al punto da uscire allo scoperto: “Voglio poter giocare, poter essere considerato. Sono pronto a salutare Londra“. Questi i concetti. Ma lo si era già capito alle 18.30 del 1 settembre, cioè quando l’attaccante ex Colonia aveva raggiunto l’accordo con la Vecchia Signora.
Il problema nacque tra i due club: prestito biennale (fin qui tutto ok), ma riscatto a 9 milioni. Su questo i Gunners sono stati intransigenti al punto da tenersi sul groppone un giocatore ormai fuori dal progetto tecnico. Il discorso non è chiuso, Marotta e Paratici non si erano infastiditi a tal punto (anche se comunque Podolski non era un nome che convincesse il presidente Agnelli).
Il punto che è la Juventus insiste nel cercare di raggiungere un riscatto automatico al termine del biennio oppure un prestito secco non oneroso anche solo semestrale. Condizioni che avvantaggiano comunque il Galatasary dovesse trovarsi ancora dentro le coppe europee in inverno, anche soltanto l’Europa League.
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