Il celebre quotidiano francese ha riportato la deposizione di Pogba dopo il caso risalente a qualche mese fa.
Nella sua testimonianza alla polizia francese, lo juventino ha dichiarato che la sera del 19 marzo 2022, dopo aver passato alcune ore in compagnia di Boubacar C a Roissy-en-Brie, venne condotto da altri amici di infanzia, Adama C. e dai fratelli Roushdane e Machikour K., in un appartamento in quel di Chanteloup-en-Brie. Qui il centrocampista è stato costretto a spegnere il telefono, che gli è poi stato sequestrato.
LA RIVELAZIONE – «Avevo paura. Entrambi mi hanno puntato le pistole addosso. Minacciato in questo modo, dissi loro che avrei pagato ma si misero a gridare: ‘Stai zitto, guarda in basso’. Uno dei due incappucciati parlò all’orecchio di Roushdane; quando se ne andarono, Roushdane mi disse che dovevo pagarli, altrimenti eravamo tutti in pericolo»
L’articolo Pogba, la deposizione dopo il caso di marzo: «Mi hanno puntato le pistole addosso» proviene da Calcio News 24.
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