Prova TV: tre giornate a Frey per il calcio a Balotelli

[blogo-video provider_video_id=”X5fW3OhBXtA” provider=”youtube” title=”Milan – Chievo Verona 3-0 – Highlights – Giornata 31 – Serie A TIM 2013/14″ thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=X5fW3OhBXtA”]

Conclusasi ieri sera con i posticipi del lunedì la 31.a giornata di Serie A, oggi il giudice sportivo Giampaolo Tosel ha potuto diramare il consueto comunicato ufficiale con le decisioni relative ai calciatori e agli allenatori sanzionati nell’ultimo turno. Il provvedimento più duro è stato preso nei confronti del difensore del Chievo Verona, il francese Nicolas Frey, sanzionato con ben tre giornate di squalifica in seguito all’utilizzo della cosiddetta prova TV. Frey, nel corso della gara Milan – Chievo VR, vinta dai rossoneri con il punteggio di 3-0 (Balotelli e doppietta di Kakà) ha rifilato un calcio a Supermario senza che nessuno degli ufficiali di gara se ne accorgesse.

L’episodio è avvenuto al 1’ del secondo tempo: dopo un contrasto a centrocampo, Frey e Balotelli cadono per terra e il difensore francese “con un repentino movimento della gamba destra” – si legge nella nota pubblicata sul sito della Lega Calcio – ha colpito l’attaccante del Milan. Frey, dunque, salterà le prossime tre partite di campionato, decisive per la sua squadra in piena bagarre per la salvezza. Il francese del Chievo, però, non è l’unico squalificato della settimana: salteranno il prossimo turno di campionato anche Albertazzi (Verona), Lucarelli (Parma), Rinaudo (Catania), Rossettini (Cagliari), Savic (Fiorentina), Stendardo (Atalanta) e Vidal (Juventus). Multa di 2.000 per il centrocampista juventino, colpevole di aver simulato in area di rigore del Napoli domenica sera allo Stadio San Paolo. Multa di 1.500 anche al difensore dell’Inter Samuel, che da capitano, si è reso protagonista ieri sera a Livorno di vibranti proteste nei confronti dell’arbitro.

Quanto agli allenatori, il tecnico della Sampdoria, Sinisa Mihajlovic, è stato punito da Tosel con due turni di squalifica per aver prima “assunto un atteggiamento intimidatorio” nei confronti del quarto uomo durante la gara casalinga contro la Fiorentina, e poi nei confronti dell’arbitro in seguito alla decisione di allontanamento dal terreno di gioco.