Felice Raimondo ha parlato a MilanNews dei problemi legati alle commissioni che i club devono pagare in alcuni casi agli agenti dei calciatori. “Lecito chiedere una commissione così alta Dipende se il mandato è stato firmato prima del 1° ottobre 2023 (data di entrata in vigore dei nuovi tetti stabiliti dalla FIFA) e, nel caso in cui il mandato sia successivo, se la FIFA ha temporaneamente sospeso in tutto il mondo le nuove regole in attesa della pronuncia della CGUE. Se vengono richieste delle commissioni così alte, evidentemente la risposta va cercata in una delle due precedenti ipotesi”.
“Le commissioni seguono l’incarico di mandato, quindi l’agente viene pagato dal soggetto che gli ha affidato l’incarico (di rappresentanza, lato giocatore, oppure di acquistare o cedere, lato club). Tuttavia, soprattutto nel caso dei parametri zero oppure dei pagamenti con clausole rescissorie, spesso vengono richiesti dei premi alla firma – definiti impropriamente commissioni – che il giocatore, in accordo col suo agente, può chiedere al club acquirente. Pensiamo al recente caso Mbappè. Vi sono, poi, altri casi nei quali anche il compenso che dovrebbe pagare direttamente il giocatore viene pagato dal club. Infatti, dopo la conclusione del contratto con la società, il calciatore può fornire il suo consenso scritto autorizzando la società sportiva destinataria della prestazione professionistica a pagare direttamente l’agente sportivo per suo conto secondo le modalità e nei termini stabiliti nel mandato”.
L’articolo Raimondo: “37% di commissione è lecito? Ecco da cosa dipende” proviene da Notizie Milan.
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