Claudio Ranieri è il mister di un Cagliari che sta provando ad ambientarsi in Serie A. Con La Gazzetta dello Sport ha raccontato il lavoro che sta facendo in Sardegna, dove è amatissimo.
PARLA CON RIVA – «Quando vuole lui, io non lo disturbo».
RAPPORTO CON GIULINI – «Ottimo. Parliamo spesso. La retrocessione è scioccante. Ha messo tanti soldi, qualche errore ci può stare».
I GIOCATORI IN FORMA – «Dossena mi colpì nella prima partita della mia gestione. É concentrato, fa cose semplici, deve limare gli errori. Makoumbu deve sveltirsi, ma può diventare un gran giocatore. Ho spiegato che bisogna resettare e convertirsi alla A. Luvumbo a sinistra bada al sodo. Ha carattere. Sta a lui affinare le qualità».
LA SCELTA DI PETAGNA – «Perché è un punto di riferimento e è visto già a Bologna. Ha un gran sinistro, un gran colpo di testa, lotta. Farà benissimo. Finora abbiamo fatto di necessità virtù. Sono mancati Lapadula e Pavoletti. Non è poco»
ALLENAMENTI SEMPRE AL MATTINO – «Prima agli orari delle gare. Poi a Valencia il portiere Zubizzarreta mi disse “Mister, così non vedo i figli, la mattina sono a scuola”. Decisi di cambiare. Anche Herrera lavorava al mattino”.
SENTE SPALLETTI – «No, ma lo stimo. Sento solo per messaggio Mou, una gran persona, diversa da quella che si vede».
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