Torino's forward Fabio Quagliarella celebrates after scoring during the Europa League Group B football match Torino vs Kobenhavn at the Olympic Stadium in Turin on October 2, 2014. AFP PHOTO / MARCO BERTORELLO (Photo credit should read MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)
Quattro vittorie su quattro in Europa League, un pareggio e una sconfitta in Champions League. Il tutto sommato alle partite della prima giornata che in totale per le squadre italiane fanno 9 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta. Con il conteggio dei preliminari il dato si arricchisce di 14 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. E’ il confortante bilancio di inizio stagione per le formazioni italiane impegnate nelle coppe europee in questa stagione. Dati che portano il calcio tricolore in testa al ranking Uefa del 2014/2015, qualcosa a cui non eravamo certamente abituati negli ultimi anni.
A far da traino a questo exploit è l’Europa League dove Inter, Napoli, Torino e Fiorentina nelle prime due giornate non ne hanno steccata neanche una (solo un pareggio e tutte vittorie). Inoltre, non era mai accaduto, infatti, che 4 squadre italiane vincessero contemporaneamente nella competizione per club meno importante. Gli avversari non erano insormontabili, ma le squadre della Serie A hanno fatto il loro dovere ed è quindi giusto sottolinearlo. Numeri che portano l’Italia in alto nel ranking: il coefficiente stagionale della Serie A tocca quota 5.666 ed è davanti alla sorprendente Croazia (5.375), alla Spagna (5.357), alla Germania (5.142) e all’Inghilterra (5.000).
In testa nel ranking complessivo resta la Spagna (85,142) davanti a Inghilterra (71,820) e Germania (68,700). L’Italia è saldamente quarta con 57,176 punti, seguita dal Portogallo (56,049). I tedeschi sono ancora troppo distanti, lontani 11,524 punti. Per riottenere la quarta squadra in Champions League è ancora molto presto, ma c’è un fattore che fa ben sperare per i prossimi anni (sempre se le squadre italiane continueranno a macinare punti) perché al termine di questa stagione si scarteranno i punteggi del quintultimo anno, quelli guadagnati nel 2010-2011. L’Italia dovrà scartare solo 11,571 punti contro i 18,214 della Spagna, i 18,357 dell’Inghilterra, i 15,666 della Germania e i 18,800 del Portogallo.
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