Jude Bellingham ha parlato all’Equipe dopo la vittoria del Premio Kopa. Di seguito le parole del centrocampista del Real Madrid.
«All’inizio non mi piaceva per niente il calcio, ma se oggi me lo togliessero impazzirei. Quando ero bambino andavo ad allenarmi e mi dedicavo a raccogliere l’erba, i fiori. Facevo delle collane con le margherite per regalarle a mia madre, che era fuori dal campo e mi guardava. I miei genitori non mi hanno mai obbligato a fare nulla in tal senso purché mi comportassi bene e aiutassi gli altri. La mia passione per il calcio è dovuta alla competizione. Sono sempre stato molto competitivo, anche quando giocavo a nascondino o a raccogliere i fiori più belli. Crescendo ho avuto qualche problema perché quando perdevo mi arrabbiavo moltissimo, mi rifiutavo di stringere la mano all’avversario. In cinque anni al Real spero di vincere cinque Champions League, un Europeo e magari un Mondiale. E’ vero che sono uno che vuole essere il più ottimista possibile e non penso a perdere una partita. Dobbiamo affrontare ogni competizione per vincerla perché altrimenti che interesse c’è?»
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