L’esterno sinistro della Roma, Nicola Zalewski si racconta alle telecamere e microfoni di SportWeek. Queste le parole sulla stagione: “Se mi avessero chiesto un sogno, avrei detto: vincere un trofeo internazionale giocando da titolare. I momenti migliori? Tante cose. L’occasione che mi ha dato Mourinho, il lavoro fatto per adattarmi a terzino, cioè in un ruolo che non è il mio naturale, l’emozione di una finale in cui posso essere sembrato timido, per quanta pressione avevo addosso. E poi per mille motivi extracampo che hanno reso questa annata molto particolare“.
Sulla scelta tra nazionale italiana e polacca: “Diciamo che ero venuto a sapere di un interessamento, ma non è mai arrivata una chiamata ufficiale. La nazionale polacca mi ha chiamato sin dall’Under 15. Per rispetto nei loro confronti e della mia famiglia non ho mai avuto dubbi. Lewandowski? Mi ha messo subito a mio agio, è venuto a parlarmi, mi ha abbracciato. È stato molto bello”.
Conclude sul futuro: “Spero sia pieno di soddisfazioni, anche perché a Roma sto bene. Ma ora penso solo alla nazionale. Visto che vado di corsa, provo anche ad andare al Mondiale, no?“.
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