Intervistato da Marca in vista dell’uscita del docufilm: “L’ascesa, la caduta e la redenzione di Ronaldo“, il brasiliano ha parlato di salute mentale nello sport. Di seguito le sue parole.
«I giocatori della mia generazione venivano gettati nella mischia senza alcuna preparazione o tutela, dovevi cavartela senza la possibilità di chiedere aiuto. Nessuno si preoccupava della salute mentale dei giocatori. Oggi sono tutti più preparati, i calciatori vengono assistiti quotidianamente anche tramite il tracciamento dei profili personali. Ai miei tempi in realtà non sapevamo nemmeno che esistesse questo problema. In molti hanno passato periodi terribili di depressione a causa della mancanza di privacy o di libertà: il problema era evidente ma le soluzioni non erano disponibili».
L’articolo Ronaldo: «Da due anni in terapia: nessuno si preoccupava della mia salute mentale» proviene da Calcio News 24.
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