Ecco le parole dell’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi in una bella intervista alla Gazzetta dello Sport prima di ricevere il premio Uefa: “Al Milan per la prima volta trovai campioni. Io volevo gente non affermata. Furono diffidenti, ma bravissimi, non prevenuti. Al Rimini furono prevenuti.“
Su Carlo Ancelotti: “Carlo è una persona straordinaria e io ho sempre guardato alla persona. Dissi a Berlusconi: “Se me lo prende vinciamo il campionato”. Era perplesso, Ancelotti aveva problemi serissimi alle ginocchia. Galliani fu mio complice, una notte mi telefonò e disse: “Con la Roma è tutto fatto, ora però convinci il presidente”. Sapevo che Berlusconi non dormiva e lo chiamai all’una e mezzo di notte. Convinto.“
Su Stefano Pioli: “Stefano è sulla strada giusta. Deve scordarsi il tatticismo. Deve dare uno stile da Milan, riconoscibile. Una volta Gullit mi disse: “Mister, ma se non riusciamo a segnare perché negli ultimi dieci minuti non lanciamo palloni alti in area come tutti?”. Gli risposi: “Perché se per caso facciamo gol poi non giocheremo così solo per dieci minuti…” Conclude.
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