Il ko della Juventus con l’Udinese ridisegna la classifica a favore dell’Inter e avvicina il Milan ai bianconeri per il secondo posto. Una situazione che Arrigo Sacchi su La Gazzetta dello Sport analizza così.
IL VANTAGGIO DELL’INTER – «Non si può mai stare tranquilli quando il destino dipende da un pallone che rotola. Certo, avere sette punti in più è un buon margine, ma non si deve pensare a gestire. Piuttosto, questo è il momento di spingere ancora di più sull’acceleratore per dare la sgommata decisiva».
INZAGHI COMRE UN PUGILE – «Esattamente. Dopo che hai piazzato un pugno a bersaglio, e magari sei riuscito a mandare l’avversario al tappeto, bisogna insistere. Allo stesso modo, quando una squadra segna, a mio avviso deve proseguire ad attaccare per cercare il colpo del k.o.»
SI ASPETTAVA IL CROLLO DELLA JUVE – «Se dico di sì, passo per presuntuoso. Però devo ammettere che la sconfitta contro l’Udinese, secondo me, è figlia della sconfitta di una settimana fa, a San Siro contro l’Inter. Dunque, qualcosa si poteva percepire nell’aria».
INTER-JUVE – «A San Siro i ragazzi di Allegri hanno dato il massimo e hanno capito di essere inferiori all’Inter. Sono partite che ti segnano, nel fisico e nel morale. Una volta intuito che la corsa per lo scudetto, probabilmente, non l’avrebbero vinta, hanno forse abbassato un po’ la guardia. Inoltre la Juve ha una squadra molto giovane, c’è poca esperienza, non ha uomini-leader. Tutto questo, alla lunga, pesa».
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