Emil Audero ha parlato a Il Secolo XIX della stagione della Sampdoria.
PAROLE – «Per la Samp penso che il passaggio di proprietà sia stata una sorta di liberazione non solo per i tifosi, ma anche per i dipendenti della sede, fisioterapisti, magazzinieri… Era evidente che non si poteva lavorare sereni. So che mancano ancora dei passaggi all’ufficialità, mi auguro ci sia un futuro consono al nome della Sampdoria. Siamo andati a un passo dalla catastrofe. A maggior ragione ci vuole un futuro programmato, strutturato e serio, la Samp è una cosa seria. Ultimamente invece non si aveva più questa sensazione. Futuro? Mi girano delle pagine e io le leggo. Rispondo, ‘Sanno tutto gli altri evidentemente. Io, niente’. A oggi è prestissimo parlare del mio futuro. Non sarebbe corretto e non ne ho la volontà. Penso a recuperare, aspetto anche di conoscere i programmi e le ambizioni della nuova proprietà. È normale che i nomi dei calciatori della Sampdoria girino già ora, è una conseguenza della situazione societaria. Vedremo che succederà».
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