La prima giornata di campionato vive di un carico emotivo enorme: la si aspetta dal giorno della promulgazione del calendario, con i tifosi e gli appassionati intenti a contare i giorni; in più, disputandosi a mercato ancora aperto, la si guarda con l’ottica di capire quanto le squadre siano effettivamente attrezzate per il torneo che sarà. Andiamo a “riscoprire” quanto sia realmente indicativa attraverso il debutto delle ultime squadre campioni d’Italia.
2019-20 JUVENTUS – C’è enorme curiosità per la squadra affidata a Maurizio Sarri, che peraltro non sta bene e a Parma non è in panchina. La prova del campo vede una Juve più vicina alla concretezza e alla solidità di Allegri che alla novità del tecnico che gli è subentrato. La Signora vince 1-0, segna Chiellini, che pochi giorni dopo si farà male e salterà l’intera stagione.
2020-21 INTER – La stranezza di un campionato giocato quasi interamente a porte chiuse inizia con un’ulteriore anomalia: 3 gare su 10 vengono rinviate. Tra queste quella dell’Inter a Benevento. La squadra di Antonio Conte debutterà successivamente in casa con la Fiorentina, vincendo 4-3 una gara che al minuto 87 stava perdendo. La corsa scudetto sarà decisamente una navigazione più tranquilla.
2021-22 MILAN – Non è il Diavolo il favorito del campionato. Però è indicativo che al primo test vada in gol subito con Diaz e mantenga il vantaggio sulla Sampdoria fino al termine. La chiusura del cerchio sarà Reggio Emilia: se a Marassi i 3 punti arrivano di misura, all’ultima giornata la squadra ha la forza del ciclone inarrestabile e sbriga la pratica che significa scudetto con un primo tempo perfetto.
2022-23 NAPOLI – Come in certi gialli si mostra subito l’assassino e a guardare con attenzione lo si potrebbe capire subito, il Napoli che a Verona infila 5 gol con altrettanti marcatori ha già tutto per uccidere il campionato. Solo che si pensa sempre che non basti la prima giornata per trovare il favorito. E, invece, in questo caso, più di ogni altro, era già tutto così solare…
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