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Sbaglia rigore per protesta: l’arbitro lo ammonisce

Singolare quanto accaduto in Inghilterra, nel campionato minore Canterbury & District Football League: Callum Hinde dei Red Arrows, noto per essere una “testa calda”, è stato protagonista di un gesto che ha mandato su tutte le furie il direttore di gara, anche se di “folle” aveva ben poco. Durante la gara casalinbga contro il Wingham, l’arbitro Phil Bing ha concesso un calcio di rigore a favore dei Red Arrows per una presunta spinta in area: a quel punto, Hinde si è presentato sul dischetto, calciando debolmente tra le braccia del portiere avversario. Si è trattato, tra l’incredulità generale, di una forma singolare di protesta da parte del giocatore, contro la decisione dell’arbitro, ritenuta ingiusta.

Callum Hinde, dunque, ha deciso di penalizzare la propria squadra sbagliando il penalty generosamente concesso dall’arbitro. Il gesto di fair play, però, non è piaciuto al direttore di gara, Phil Bing, che gli ha tirato fuori un giallo nei suoi confronti e lo ha anche fatto multare a fine gara con un duro referto. Ammenda che fortunatamente Hinde non dovrà pagare, poiché di comune accordo, i due club hanno deciso al termine della partita di promuovere una colletta che facesse fronte alla decisione del giudice sportivo.

Questa vicenda per certi versi grottesca, è finita sulla prima pagina della testata “Kent On Line”, che riporta anche le parole dell’arbitro:

“C’era confusione – dice il fischietto a difesa della propria decisione – e forse sono stato l’unico che ha visto la spinta: ma gli atleti devono rispettare la mia decisione, giusta o sbagliata che sia. Il giocatore ha deciso di calciare in quel modo prima di presentarsi sul dischetto: è stato ridicolo. Se avesse calciato alto o fuori, probabilmente non avrei fatto nulla, ma lui non ha nemmeno preso la rincorsa e ha fatto rotolare la palla verso il portiere. Davanti a 22 giocatori e a una ventina di tifosi, avrei perso la mia credibilità se avessi lasciato correre. I giocatori non devono prendere da soli le decisioni: non è stato un gesto antisportivo, al contrario, ma l’azione si configurava come protesta verso la mia decisione, per questo l’ho ammonito”.

Tra i precedenti celebri in Inghilterra, c’è l’episodio che vide protagonista Robbie Fowler, ex attaccante del Liverpool, che nel 1997 calciò volutamente addosso a Seaman (Arsenal) un penalty, ma sulla respinta McAteer segnò. L’Uefa, nonostante ciò, consegnò a Fowler il premio Fair Play.

Mirko Nicolino

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