“Sono tre figurine al Milan”, poi la rivelazione su Joao Félix che gela i tifosi: aria di tempesta per i rossoneri, accusa durissima

“Sono tre figurine al Milan”, poi la rivelazione su Joao Félix che gela i tifosi. Clima pesantissimo attorno ai rossoneri: i dettagli.

La notte si dice porti consiglio, ma per il Milan forse una sola notte non è abbastanza. L’eliminazione dalla Champions, e le modalità con cui è avvenuta, non fanno presagire nulla di positivo per il futuro. La squadra sembra lacerata da nervi scoperti e da numerosi casi interni che la stanno portando a un punto di rottura. Il futuro di Theo Hernandez appare ormai segnato, con una nuova indiscrezione che rivela la sua possibile destinazione e la cifra di vendita. A rendere ancora più cupa la lunga notte del Milan, però, è emersa un’altra rivelazione che potrebbe davvero togliere il sonno ai tifosi rossoneri, alimentando preoccupazioni sul futuro immediato del club e delle sue scelte.

“Sono tre figurine al Milan”: l’accusa è durissima

Michele Criscitiello, CEO di SportItalia, non lesina critiche al Milan. Il giornalista ha chiari i destinatari della sua arringa e pone l’accento due tre elementi rossoneri. In particolare afferma: “Conceição in conferenza stampa si è preso tutte le colpe. Theo Hernández, Rafael Leão, le figurine di questo Milan che ha finito, forse, anche Zlatan Ibrahimović dovrebbe dire addio a questa breve carriera da dirigente. Che probabilmente, anzi, sicuramente, è un ruolo che non gli appartiene”. Prosegue poi rimarcando un concetto molto diffuso anche tra i tifosi del Milan: “Theo Hernández deve andare via dal Milan, Leáo deve andare via dal Milan. Cicli finiti e stra-finiti”.

La rivelazione su Joao Félix gela i tifosi

Altro nodo di una serata ingarbugliata è senza dubbio Joao Félix, la cui prestazione ha decisamente fatto storcere il naso a molti e solo in parte occultata da quella orribile di Theo. Il giornalista afferma: “Il Milan segna dopo un minuto. Da 30, 40 milioni al Feyenoord per prendere il suo attaccante. Segna dopo un minuto. Una sostituzione ridicola. Ma non detto con il senno di poi. Eravamo allo stadio, l’abbiamo detto con il senno del durante, perché non puoi togliere João Félix. Adesso va bene che ieri Gianluigi Longari l’ha detto con una battuta, va bene che il procuratore è lo stesso, va bene che dobbiamo riabilitare questo giocatore, ma non sulle spalle del Milan”.

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