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Stankovic e l’addio al calcio: “Potrei fare il direttore tecnico della Serbia” | Video

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All’età di 35 anni Dejan Stankovic ha detto addio al calcio dopo aver indossato per l’ultima volta la maglia della sua nazionale, nell’amichevole tra Serbia e Giappone. E’ stato un predestinato perché ha esordito in nazionale il 22 aprile del 1998 a Belgrado nell’amichevole contro la Corea del Sud e in quell’occasione segnò una doppietta nel successo per 3-1. Passò dalla Stella Rossa alla Lazio nel luglio del 1998 e con i biancocelesti vinse la Coppa delle Coppe nel 1999, ma soprattutto contribuì alla doppietta coppa Italia-campionato nel 2000. Si è trasferito all’Inter nel gennaio 2004, con cui ha vinto numerosi titoli, tra cui la Champions League nel 2009/10.

Per lui 103 presenze con la Nazionale serba (è il calciatore con più presenze nella storia). A Novi Sad nell’amichevole contro il Giappone di Alberto Zaccheroni, vinta dalla formazione di Mihajlovic per 2-0, il centrocampista ex Inter è stato salutato da un’ovazione dei suoi tifosi: “C’è una sensazione meravigliosa! Grazie a tutte le persone che sono venute oggi per tifare Serbia e per celebrare questo momento per me storico“, ha riferito Stankovic a RTS dopo aver lasciato il campo.

Nonostante la mancata qualificazione ai Mondiali, Sinisa Mihajlovic dovrebbe rimanere alla guida della nazionale serba. Ad affiancarlo potrebbe esserci proprio il suo amico del cuore di tante battaglie, Dejan Stankovic. Alcune voci indicano come prossimo Direttore Tecnico della nazionale l’ex centrocampista di Lazio e Inter: “Potrei fare da collegamento tra i giocatori e il commissario tecnico. Comunque, penso che la strada per quest’incarico sia ancora lunga” sono le parole di Stankovic. Il c.t. della Serbia sarebbe ovviamente entusiasta dell’incarico:

“Non posso decidere io dove collocarlo, ma vorrei Stankovic al mio fianco. Finché allenerò le porte per lui saranno sempre aperte. Per la Serbia calcistica una figura come la sua sarebbe ottima, ma deve decidere lui”.

antonio

Semplicemente uno che scrive... Giornalista sportivo con la passione per la letteratura e un'altra, smodata, per la musica (in particolare new wave, post punk, goth-rock e psych-rock ). Venera il mare grazie al sangue isolano di sua madre che scorre nelle vene, nonostante una vita trascorsa tra palazzi e cemento...

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