Oggi si conoscerà la composizione dei gironi di Champions League e si capiranno meglio le prospettive della Lazio. Inserita in terza fascia, è chiaro che i biancocelesti potrebbero avere dall’urna avversari di forza molto diversa. Un conto sarebbe entrare in un gruppo composto da Manchester City, Real Madrid e Celtic, con due colossi assoluti e due outsider. Un altro sarebbe trovare in prima fascia il Feyenoord (che la Roma negli ultimi due anni ha fatto fuori in altre competizioni, il minimo sindacale sarebbe fare altrettanto), il Lipsia e l’Anversa: in una compagnia di questo genere Immobile e compagni potrebbero coltivare l’ambizione di puntare al primo posto. Sia la squadra che il suo mister, nelle loro ultime esperienze in Champions, non hanno avuto mai un’urna particolarmente avversa. Vedremo oggi se non c’è il due senza il tre.
L’ultima partecipazione della squadra risale al 2020-21, sotto la guida di Simone Inzaghi. L’attuale tecnico vice-campione d’Europa ha dimostrato già nella capitale uno spessore che poi lo ha portato in nerazzurro alla soglia della conquista della coppa delle grandi orecchie. Unico difetto di quell’edizione, purtroppo, è che il grande esordio contro il Borussia Dortmund di un certo Haaland – in gol all’Olimpico – non venne goduto dal popolo laziale per le note chiusure dettate dalla pandemia. Così non poterono salutare il ritorno alla massima competizione europea dopo anni d’assenza e il 3-1 con il quale iniziarono benissimo il cammino. I due successivi pareggi in trasferta con Bruges e Zenit consentirono alla squadra di mantenere quella che un tempo si chiamava media inglese (vittoria in casa, pareggio fuori). La Lazio poi si è qualificata da seconda, rimanendo imbattuta e con 4 pari complessivi e “solo” 2 vittorie (3-1 sui russi). Non mancò il brivido, però: i belgi a Roma colpirono la traversa nei minuti di recupero, sarebbe stata la beffa per Immobile e compagni.
L’anno prima, in qualità di allenatore della Juventus, Sarri si è guadagnato addirittura l’accesso alla fase a eliminazione diretta già alla quarta gara, in un girone composto da Atletico Madrid, Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca, chiudendo poi con 16 punti su 18.
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