In Serie A c’è una squadra che sta progressivamente migliorando la sua situazione, ma che si porta dietro una zavorra pesante. Stiamo parlando dell’Udinese e di come il suo campionato stia dentro una precarietà che con un minimo di attenzione in più non ci sarebbe, garantendo ai friulani di vivere in tutta tranquillità. In cosa dovrebbe migliorare la formazione di Cioffi? Molto semplice: la gestione dei finali. I punti persi negli ultimi minuti sono ben 7. Il che significherebbe, se non si fosse verificato, passare dall’essere in una zona pericolo, con una sola lunghezza di vantaggio sul Verona terzultimo, a fare compagnia al Monza, in una posizione di assoluta serenità, a guidare la parte sinistra della classifica, senza particolari timori di scivolare in basso? Come si è verificato questo calo di tensione che sta condizionando non poco? Ecco le gare incriminate, compresa l’ultima, a dimostrazione di una vera e propria “malattia” non facile da guarire. Tralasciamo ovviamente i gol che non hanno inciso in maniera determinante sul risultato e concentriamoci sugli episodi clou.
1) 7ª giornata: Udinese-Genoa 2-2. L’incredibile di questa vicenda è che il primo momento importante permette ai friulani di guadagnare un punto in zona Cesarini attraverso l’autorete di Matturro. Non è un caso che succeda col Genoa, squadra peggiore a parte i friulani nei minuti conclusivi delle gare.
2) 12ª giornata: Udinese-Atalanta 1-1. Il problema si materializza per la prima volta con il nuovo allenatore. Il saldo positivo da +1 va nel suo contrario, i 2 punti buttati via con i nerazzurri portano a un -1.
3) 14ª giornata: Udinese-Verona 3-3. Ancora una volta è la Dacia Arena che deve assistere a uno spreco. Stavolta pure doppio: la rete di Henry vale tanto perché è uno scontro diretto e chiude una gara nella quale i bianconeri si sono trovati in vantaggio di 2 reti, su un 2-0 che dura troppo poco, per poi originare convulsi giri di giostra.
4) 17ª giornata: Torino-Udinese 1-1. Altra vittoria gettata al vento, stavolta per effetto di una conclusione di Ilic “a sua insaputa”, come dicevano i politici in difficoltà e come ammette con grande onestà il granata, che effettua un cross che finisce in porta senza volerlo davvero.
5) 20ª giornata: Fiorentina-Udinese 2-2. Stavolta è un rigore, trasformato da Nzola, a impedire il raggiungimento di una bella impresa. Opinione unanime: se l’Udinese giocherà così, non ci saranno problemi a salvarsi. A meno che la lista degli errori continui, finendo per alimentare quella specifica forma d’ansia che si manifesta nella paradossale – ma reale – paura di vincere.
Colpo di scena sul mercato: i rossoneri bruciano la concorrenza e chiudono per il talento…
La seconda esperienza alla Lazio di Maurizio Sarri si sta rivelando davvero molto complicata, per…
La dirigenza nerazzurra vicina a mettere a segno un nuovo colpo di mercato per il…
Nel calcio moderno basta un'uscita sbagliata per finire sulla graticola. Max Allegri è già diventato…
L'estate dell'Inter ha tracciato i primi bilanci interni alla rosa allenata da Cristian Chivu. Il…
Mehdi Taremi lascerà sicuramente l'Inter e non è un segreto che Ausilio sta cercando di…