La Gazzetta dello Sport ha intervistato Andrea Stramaccioni per chiedergli un parere su Mehdi Taremi. “Proprio all’Al-Gharafa, grazie anche all’intesa con Sneijder, Taremi ha disputato un’altra grande stagione e ricevuto la chiamata del Rio Ave. Quindi, dopo solo una stagione, è arrivato al Porto. Una scalata continua, il tutto segnando quasi un gol ogni due partite con l’Iran”.
“I giocatori iraniani sono generalmente di carattere molto forte, e lui fino a oggi ha dimostrato grandi capacità di ambientamento. Non l’ho mai allenato ma lo conosco bene: è un gran lavoratore e ha avuto sempre un atteggiamento positivo negli spogliatoi che ha frequentato. Ricordo che al Porto, appena arrivato, per le prime gare collezionò panchine dietro a Marega. Ma grazie a prestazioni e gol ha convinto Conceicao addirittura a cambiare modulo: dal 4-3-3 al 4-4-2 proprio per lui”.
“Taremi è un grande specialista dell’attacco con due punte che lavorano una per l’altra, lo ha sempre fatto, con Marega ed Evanilson nel Porto e con Azmoun in nazionale. Lo farà anche all’Inter. La stagione sarà fitta e lui dovrà sapere integrarsi con qualsiasi partner, anche in corsa. Con Lautaro e Thuram arrivati avanti in nazionale, Inzaghi potrà rodare Taremi nel precampionato con un minutaggio e un’attenzione totale“.
“È esperto e segna molto. Riempie l’area ed è completo, sa fraseggiare in combinazione col compagno, è abile nel gioco aereo e ha forza fisica”.
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