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Gli striscioni comparsi durante Roma-Napoli, sono sotto la lente d’ingrandimento della Federcalcio. Gli ispettori della Procura federale hanno infatti inviato una relazione sull’episodio e secondo quanto anticipato dalla redazione di Sport Mediaset il giudice, esaminata la relazione, annuncerà la chiusura della Curva Sud. La Roma giocherà probabilmente senza il supporto dei suoi tifosi più accesi, ma resta ancora da definire l’entità della squalifica e se sarà di uno o più turni di campionato la chiusura della curva. Nessuna penalizzazione sotto forma di punti in meno in classifica, invece, come chiesto inizialmente dall’avvocato della famiglia Esposito.
Antontella Leardi, la madre di Ciro Eposito, intanto, è intervenuta al Processo del lunedì su Raisport a proposito degli striscioni apparsi sabato nel corso di Roma-Napoli:
“Quegli insulti li avevo già ricevuti su una pagina Facebook, mi erano familiari, credo che siano le stesse persone che hanno organizzato l’attacco vile di quel 3 maggio. I proventi andranno all’associazione ‘Ciro vive’, che si muove già in tutto il mondo portando parole di serenità e di pace. Certamente i proventi saranno devoluti a vari ospedali e vari progetti. Cosa ho provato? Un dolore grande, la parola lucro non la conosciamo, noi siamo persone semplici che con grandi sacrifici abbiamo tirato su i nostri figli. Poi, però, mi sono rafforzata, ho pensato che quelle persone non vogliono che io vada avanti, ma io vado avanti lo stesso”.
Domani al San Paolo saranno il Napoli scenderà in campo contro la Lazio per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Antonella Leardi esorta i tifosi del Napoli a non rispondere agli striscioni di domenica scorsa:
“Mi auguro con tutto il cuore che non offendano nessuno. Io personalmente non ho mai istigato le due tifoserie. Spero che possano rispondere con il loro silenzio affinché quegli striscioni non valgano nulla. Questo libro deve essere letto perché parla di un ragazzo che amava il calcio e la vita, che si metteva da parte i soldi per andare in trasferta. Una vita che gli è stata strappata in un modo assurdo. Contiene un messaggio d’amore, che dovrebbe essere letto non solo dai tifosi italiani, ma da quelli di tutto il mondo. Io invito i ragazzi che hanno esposto quelle scritte a venire con me negli ospedali oncologici, dove ci sono bambini che soffrono. Finché io sarò viva lo sarà anche Ciro. Se poi uccideranno anche me, tutto sarà finito”.
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