Continuano ad arrivare molte voci sul futuro societario dell’Inter e si presume che i rumors si intensificheranno sempre più da qui alla primavera.
Gli Zhang devono restituire al fondo americano Oaktree 400 milioni o questo diventerà il nuovo proprietario del club. Il fondo prestò 300 milioni all’attuale proprietà nel 2020 in pieno Covid e nel frattempo sono maturati gli interessi. Come è noto, Zhang non può esportare denaro dalla Cina per investimenti in ambito sportivo; il presidente sta cercando di rifinanziare il debito per proseguire al controllo del club.
Tuttosport sostiene che il governo cinese ha deciso di sostenere Suning con un finanziamento di 650 milioni di dollari in 10 anni per aiutare a risollevarla; non è detto che questa notizia riguardi l’Inter ma certamente significa che il legame di Zhang Jindong con Xi Jinping è piuttosto forte.
Prima della stretta del governo cinese sul mondo del calcio Suning aveva investito molto nel club e quindi non vorrebbe cederlo ora visto che sicuramente l’affare rappresenterebbe una perdita. Zhang fa un prezzo molto alto della società, una cifra superiore, forse neanche poco, al miliardo di euro, ma tutti conoscono la situazione debitoria con Oaktree e quindi fanno offerte al ribasso. Il quotidiano piemontese fa notare come Steven Zhang manchi da più di 3 mesi dall’Italia, un periodo non proprio trascurabile; nel frattempo ci sarebbe un’offerta in arrivo dall’Arabia di 1,3 miliardi di euro.
L’articolo Suning-Inter: i nodi stanno per venire al pettine proviene da Notizie Inter.
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