Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juventus, ha parlato a Tuttosport dei suoi ricordi in bianconero e della prossima stagione. Le sue dichiarazioni:
JUVE – «La maglia bianconera ti trasmette tante emozioni: un senso di forza, di sfida, di competizione, di lottare contro tutto e tutti, di pesantezza positiva, di grande responsabilità. La Juve è la squadra più amata ma anche più odiata: in tutti i campi quando arrivavamo giocano con i coltelli tra i denti. Quando ne sono entrato a far parte ho percepito di appartenere a qualcosa di diverso: sei tu contro tutto il resto, ti dà tanto ma chiede anche tanto».
PROSSIMA STAGIONE – «Per ripartire servono idee chiare e un progetto: c’è da ricostruire una casa e bisogna partire dalle fondamenta. Non guardiamo alle tende o ai quadri, ma alle colonne portanti: chi la costruisce, chi la guida, chi sta vicino ai giocatori, quali giocatori prendere. L’ultima Juve non è stata disastrosa ma sicuramente non sufficiente: non ha mai espresso un bel gioco. E il -10 non deve essere un alibi per mascherare altro: la Juve non puoi prendere 4 gol a Empoli. Saranno stati anche scioccati per la sentenza a mezz’ora dall’inizio, ma proprio per quello devi scendere in campo e ribaltare gli avversari. Almeno, noi avremmo fatto così. Mentre Inter e MIlan hanno l’ossatura della futura squadra, alla Juve ancora manca. Allegri è stato lasciato solo, servono figure come Del Piero e Giuntoli che portino entusiasmo».
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