Il conto alla rovescia è cominciato. L’Inter si avvicina al momento più delicato della stagione con il fiato sospeso. Ogni dettaglio potrebbe fare la differenza, anche quelli che non riguardano strettamente il campo. I nerazzurri giocheranno in casa le prossime due gare, la prima, sabato contro il Cagliari, poi 4 giorni dopo contro il Bayern Monaco, un avversario infuriato dopo quanto accaduto ieri e non solo per il risultato.
In campionato, lo spauracchio si chiama Bologna: questa sfida, che viene dopo quella ai tedeschi, rischia di essere una trappola. Quattro giocatori nerazzurri, come fa notare L’Interista, Kristjan Asllani, Alessandro Bastoni, Henrikh Mkhitaryan e Benjamin Pavard, rischiano di saltarla per squalifica se col Cagliari venissero ammoniti. La situazione costringe lo staff tecnico a valutazioni complesse: meglio proteggerli in vista della gara successiva col Cagliari o rischiarli per blindare la vittoria? Se in Serie A i conti sono delicati, in Champions League la situazione è anche peggiore. Il ritorno con il Bayern Monaco sarà un dentro o fuori non solo per l’Inter, ma anche per sei suoi protagonisti. Bastoni, Barella, Dumfries, Pavard, Mkhitaryan, Lautaro e persino Simone Inzaghi si trovano sulla soglia del baratro disciplinare. Un’ammonizione nel match di San Siro e scatterebbe la squalifica.
Il vero colpo di scena, però, arriva sfogliando le pieghe del regolamento UEFA. Le ammonizioni accumulate fino ai quarti di finale vengono azzerate alla vigilia delle semifinali. Questo significa che, in caso di qualificazione, l’Inter si troverebbe improvvisamente alleggerita da ogni diffida. Nessuno dei sei rischierebbe di saltare una semifinale contro Barcellona o Borussia Dortmund per un semplice cartellino. Solo le espulsioni resterebbero valide ai fini delle sanzioni. Inzaghi ne terrà conto al momento di scegliere i titolari delle prossime due partite?
Leggi l’articolo completo Tensione alle stelle in casa Inter: quel punto del regolamento che può riscrivere la storia, su Notizie Inter.
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