Erick Thohir, presidente dell’Inter, ha parlato alla vigilia della sfida che i nerazzurri affronteranno al Friuli di Udine. Il patron nerazzurro è stato raggiunto dai microfoni di Mediaset Premium direttamente a Jakarta e non si è detto affatto sorpreso del primo posto della squadra di Roberto Mancini:
“Non direi che essere primi è una sorpresa ma è una buona posizione. Se saremo primi alla fine – sottolinea – sarà magnifico ma l’obiettivo è la Champions”.
In estate sono stati fatti importanti investimenti e anche a gennaio, nonostante le sanzioni del Fair Play Finanziario, la dirigenza nerazzurra è pronta a consegnare ulteriori rinforzi all’allenatore. Anche perché, se la media punti sarà quella attuale, l’Inter se la giocherà per il tricolore fino alla fine:
“Se dopo 15 partite sei in testa – continua Thohir – non puoi che essere soddisfatto, Ovviamente la cosa più importante è essere costanti nell’approccio. L’Inter è forte, composta da combattenti, e questo è importante per me e per i tifosi. Diamo sempre il 100%, vogliamo vincere tutte le partite”.
Seppur con garbo, Thohir lascia intendere che sin qui l’Inter sia stata penalizzata dagli arbitraggi: troppo spesso i nerazzurri hanno chiuso la partita in 10 uomini e secondo il patron non sempre per motivazioni valide:
“Non è giusto giocare sempre in 10, gli arbitri non devono essere protagonisti. E’ importante per gli arbitri mantenere la partita divertente e corretta. Il buon arbitro non vuole essere al centro dell’attenzione, perché l’arbitro è parte del gioco. Anche io, come presidente, sono parte dell’Inter, ma non prendo decisioni per l’Inter da solo: lo facciamo tutti assieme. Anche l’arbitro è parte del gioco. Come i nostri giocatori, il nostro staff e il tecnico Mancini rispettano gli arbitri, così è giusto gli arbitri rispettino il gioco – conclude – , la partita. Non me”.
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