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Torino, quanti infortuni in stagione: Djidji l’ultimo di un lungo elenco

Il Torino saluta Koffi Djidji per infortunio, ma è solo l’ultimo di un lungo elenco in stagione, ecco l’analisi e la cronistoria

Il Torino continua a dover far i conti con l’infermeria. Se vero è che gli stop forzati – e le più svariate dinamiche che li possono provocare – fanno parte dell’economia della gestione di una squadra di calcio professionistica, non si può non constatare come la scuderia granata abbia dovuto annoverare sotto l’elenco degli infortunati un numero esorbitante di calciatori nel corso della stagione.

Quel che colpisce per di più a tal proposito, è come le noie fisico e o muscolari, abbiano interessato più segnatamente uno dei reparti dell’arsenale in possesso di Ivan Juric: quello difensivo. La lesione tendinea ufficializzata quest’oggi a Koffi Djidji – e che lo terrà fuori per all’incirca quaranta giorni – è difatti solamente l’ultimo di un lungo elenco di infortuni che hanno interessato le pedine più arretrate dello scacchiere sabaudi quest’anno.

Dati alla mano, non sarà in tal senso difficile affermare come nessuno dei difensori granata – eccezion fatta per l’ultimo colpo del mercato Masina – sia stato in qualche modo esente da infortuni di qualsivoglia natura nell’arco della stagione. L’ipotetica cronologia dei ko relativi al 2023-24 – brevi o lunghi che siano – andrebbe infatti a toccare (e per la maggior parte di questi non solo tangenzialmente) de facto tutti i difensori tesserati con il Torino.

A partire dal lungodegente Perr Schuurs e l’infortunio al legamento crociato che lo terrà occupato fino al termine della stagione. Passando per Alessandro Buongiorno: problema agli adduttori prima e spalla dopo per il Nazionale, con un totale di una dozzina di incontri saltati. Così come Ricardo Rodriguez: fastidi muscolari l’hanno costretto ai box per tutto il mese di febbraio. E come non considerare poi il neo arrivato Matteo Lovato: tre settimane di stop a cavallo tra febbraio e marzo causa problema al polpaccio per l’ex Salernitana. E infine il georgiano Saba Sazanov: per il nativo di San Pietroburgo parliamo di “appena” una partita di stop figlia di un operazione alle ossa nasali in quel di novembre.

Insomma, senza ulteriori giri di parole l’enumerazione dei difensori è come analizzato decisamente corposa. E se prendessimo in considerazione anche gli altri comparti richiederebbe forse un articolo a parte. La speranza, è che l’elenco possa interrompersi alla situazione attuale, per quanto – inutile negarlo – lo stop di Djidji rappresenti l’ennesimo colpo ben assestato ad un unità del terreno di gioco già in eccezionale difficoltà. La palla passa quindi a Juric e il suo staff, sarà loro il compito di estrarre il maggior potenziale possibile dagli uomini a propria disposizione, a fronte delle importanti defezioni accusate.

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