Marco Silvestri, portiere dell’Udinese, ha parlato a L’Arena del suo passato all’Hellas Verona a margine del Galà del calcio Triveneto.
PAROLE – «Io comunque sono sempre molto legato alla città di Verona e mi spiace moltissimo per le difficoltà che vive la squadra. Lì abbiamo vissuto tanti anni, siamo innamorati persi di Verona e alla società sono ugualmente legato: mi ha dato tanto e mi auguro solo che possa uscire dal suo momento brutto il prima possibile. La Serie A è difficilissima, ma l’Hellas ha dimostrato anche l’anno scorso che fa fatica a mollarla. Gli ingredienti? Bisogna ritrovare la compattezza tra i giocatori, dentro la squadra. Le cose vanno male quando inizi a vedere nel tuo compagno solo i lati negativi e non più quelli positivi. Lì devi stare attento perché quello è un brutto segnale. Bisogna sempre trovare il punto di forza del tuo compagno, non i suoi difetti. Mi è dispiaciuto che qui non ci fosse Darko Lazovic (un altro dei premiati di ieri, ndr), uno che vedo sempre molto, molto volentieri. E poi sono molto legato ad Alessandro Berardi, a Faraoni, Magnani, Ceccherini… Tutti ragazzi di un gran bel gruppo, nel quale mi trovavo veramente bene».
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