Bayern Monaco, il presidente Uli Hoeness condannato a 3 anni 6 mesi per evasione fiscale

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Il presidente del Bayern Monaco, Uli Hoeness, è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per evasione fiscale. La dura sentenza arriva al termine di un processo durante il quale il procuratore Achim von Engel aveva addirittura chiesto 5 anni e mezzo di pena per il mancato versamento all’erario tedesco di oltre 27 milioni di euro, soldi che l’ex stella dei bavaresi e campione del mondo con la Germania aveva tenuto nascosti in conti svizzeri segreti. All’inizio dell’anno scorso si era auto denunciato sperando in una semplificazione della sua posizione, il giudice, Rupert Heindl, ha però deciso di usare la mano pesante nei confronti dell’evasore più celebre di Germania.

Nel 2011 il governo tedesco aveva raggiunto un accordo con la Svizzera affinché gli fossero comunicati i dati dei tanti tedeschi che usavano le banche della Confederazione Elvetica per fini non proprio legali. Secondo il piano del governo poi chi chiariva spontaneamente la sua posizione poteva cavarsela pagando e al contempo mantenendo l’anonimato. La Legge però poi non passò a causa dell’ostruzione di Socialisti e Verdi, così Hoeness si ritrova a essere la prima vittima eccellente del giro di vite contro l’evasione fiscale. Nel comminare la pena il giudice ha tenuto conto del ritardo con cui è stata presentata la denuncia ma anche della sua non completa veridicità.

All’inizio infatti Hoeness, proprietario di un’azienda che si occupa di salumi e insaccati, aveva ammesso di avere un debito con l’erario, cresciuto a causa della sua passione per il gioco in borsa, ma la somma dichiarata era molto inferiore a quella reale, solo in seguito si era scoperto che l’ammanco era di quasi 30 milioni. Secondo il giudice inoltre la denuncia, risalente al gennaio 2013, era stata presentata soltanto nel momento in cui il presidente del Bayern era stato scoperto, è stata usata in pratica come una sorta di via di fuga per evitare il peggio. Per i tifosi bavaresi è un duro colpo, fino a ieri si dicevano sicuri e tranquilli della condotta di quello che per loro è un idolo assoluto. Diversa la reazione dei sostenitori delle altre squadre che stanno già iniziando a inondare il web con parodie e battute contro il numero uno del Bayern.