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Un fulmine colpisce l’aereo dell’Italia: nessuna conseguenza, solo un grande spavento

Atterraggio con brivido per gli Azzurri diretti da Firenze a Ginevra con un charted dell’Alitalia, l’aereo che accompagnava l’Italia è stato infatti colpito da un fulmine in fase di atterraggio che ha fatto scattare il panico tra i passeggeri. Il velivolo aveva già cominciato la manovra di avvicinamento alla pista dell’aeroporto della città svizzera, il carrello era stato già esposto, quando attraversando un banco di nubi è stato colpito in pieno da un fulmine. Il boato all’interno è stato molto forte, dopo l’enorme spavento iniziale l’equipaggio ha però subito spiegato quanto accaduto tranquillizzando Cesare Prandelli e i suoi ragazzi.

Come spiegato dal capitano Roberto Andolfato dopo l’atterraggio si è trattato di un fenomeno normalissimo, diciamo non comune, ma che comunque non coglie impreparati i piloti e soprattutto gli aerei: “È stato un fulmine ma la situazione è stata sempre sotto controllo”. In effetti i testimoni hanno comunque confermato che nonostante il forte colpo l’aereo non ha mai perso stabilità ed è riuscito a toccare terra normalmente, senza ulteriori problemi. A terra il ct ha descritto il boato come quello che segue allo scoppio di un petardo, poi però con i giornalisti presenti è tornato ad occuparsi dell’attualità più stretta e cioè dell’amichevole di domani contro il Brasile.

Una testimonianza è arrivata anche da Claudio Marchisio che da fedele utente di Twitter ha voluto aggiornare i suoi followers spiegando quanto era successo poco prima con un tweet:

L’incidente di percorso non ha causato ulteriori contrattempi alla comitiva azzurra, il volo è atterrato con quattro minuti di ritardo rispetto all’orario previsto e il gruppo, come testimoniato dal centrocampista della Juventus, è in albergo come da programma. Domani c’è il Brasile, un’amichevole senza punti in palio, ma quando ci sono due nazionali così importanti di fronte le motivazioni non mancano di certo. La partita costituirà un valido test utile a Prandelli per verificare i progressi della sua creatura in vista della partita di qualificazione contro Malta di martedì, ma soprattutto della Confederations Cup, un banco di prova fondamentale in vista di Brasile 2014.

cesare10

Ingegnere poco più che trentenne, vive in una città con l'anacronistica (cit.) passione per i cavalli. In attesa di guadagnare con i numeri si diverte con le parole. Imbratta il web da tanto tempo. Una volta aveva anche un blog di dubbio successo, ma lo ha chiuso per aprirne uno del quale non ha mai rivelato l'indirizzo, regola che non sfugge a questa biografia: forse anche per questo, ma non solo, non ha lettori. Scrive di calcio per poter comprare il pane. Nel tempo libero scatta fotografie, partecipa a cortometraggi di aspiranti registi slavi e apre tumblr collaborativi con pretese virali. Gli piace guardare le facce delle bariste ogni volta che ordina bitter con gin.

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