“Siamo il brasil e vi insegniamo a giocar”. Prima del ciclo Gasperini tale coro veniva fortemente intonato tra il 2007 e il 2009 quando in panchina c’era un certo Gigi Delneri: un’Atalanta bella, a tutta fascia e capace di sognare l’Europa. Una delle gare entrate nella storia di questo breve, ma intenso capitolo, è sicuramente quella contro il Napoli: un 5-1 netto e dominante.
Un clima particolare quello che si respira il 2 dicembre 2007. Se da una parte c’è un’Atalanta lanciata verso la zona UEFA, dall’altra la Curva Pisani è vuota causa squalifica di 4 mesi per via degli incidenti scaturiti l’11 novembre contro il Milan (giorno della scomparsa di Gabriele Sandri che aveva scosso l’intero mondo ultras).
Tra le scuse stilate dalla stessa Nord con un comunicato tanto chiaro quanto responsabile e uno stadio pieno di bambini, la Dea è pronta ad ospitare il Napoli. Partita la gara ed è subito dominio orobico: già dopo 30 minuti i nerazzurri sono già sul 3-0 con le reti di Floccari, Langella e di capitan Doni. Nella ripresa Carrozzieri cala il poker, e nonostante il Napoli riduca le distanze con un goal di Sosa, i nerazzurri mettono il quinto sigillo con Ferreira Pinto. Il tabellone recitava “Atalanta-Napoli 5-1”: roba da non credere, considerando anche una classifica che vedeva la Dea tra le prime 6.
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