VERONA – «La scelta di Verona è stata semplice. Quando ho avuto la voce dai miei procuratori, non ci ho pensato due volte, specie per gli ultimi anni dell’Hellas. Nel ruolo in cui gioco, vedendo come ha giocato chi occupa quelle posizioni, mi ha fatto venire una voglia in più. Ha un valore particolare, nonostante i miei numeri preferiti siano il 9, il 10 e poi il 7. Al 9 sono legato per le cose di Bologna, è stato il primo numero con cui ho fatto bene. Il 10 rispecchia le mie caratteristiche, mentre il 7 lo indossava un mio idolo, Shevchenko».
RICORDI – «Mané, Firmino e Salah li ho affrontati in Champions con il Napoli, gli altri in Liga, all’Eibar. Sono stato fortunato, sono ricordi bellissimi. Giocare al Camp Nou con Neymar, sono cose che restano dentro».
ULTIMO ANNO – «La salvezza di Salerno, il mio matrimonio, non c’era modo migliore per festeggiare. Sono state emozioni incedibili. L’esultanza con la L nasce quando era a Bologna ed è dedicata a lei».
ITALIA – «L’esordio in Nazionale, in Olanda. C’era Ventura CT. Sono stati pochi minuti, ma negli anni successivi ho giocato altre partite. Un’emozione indescrivibile». (Tmw).
L’articolo Verona, Verdi: «Shevchenko il mio idolo. E’ stato facile scegliere questo club» proviene da Calcio News 24.
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