Christian Vieri ha parlato alla Gazzetta dello Sport del derby d’Italia e della forza dei nerazzurri. “Se vince, l’Inter va a +5; se vince la Juve, va in testa da sola: se non cerchi di vincere una partita così, quale? E se due squadre provano a vincere, è difficile che alla fine la partita sia brutta”.
“No: l’Inter sta giocando un gran calcio, partite bellissime e l’anomalia sta nei punti persi con Sassuolo e Bologna: aggiungiamone almeno due e il divario diventa più realistico. Però la Juve non molla niente, e stare addosso a questa Inter non è facile: Juve compatta, calcio compatto. Può piacere o no, ma ad Allegri va bene così: più risultati che occasioni-gol”.
“L’Inter è molto più forte. La sua panchina non ce l’ha nessuno, i nuovi acquisti sono tutti potenziali titolari: Pavard, Carlos Augusto, Frattesi, Sanchez, Arnautovic”.
“Quando è arrivato mi sono detto: ‘Voglio vederlo dal vivo, su tutto il campo’. L’ho visto: bravo con i piedi e di testa, gioca per la squadra, va in profondità, si cerca sempre e bene con Lautaro. Risposta: no, non me lo aspettavo così forte. E complimenti a chi lo ha preso”.
“Fa di più rispetto a quello che facevo io: sposta gli equilibri, sempre. I gol, quelli più ne fai e più ne vuoi fare. Più ti viene fame. Ricordo una partita con l’Empoli in casa, sbaglio un rigore nel primo tempo. Nella ripresa faccio tre gol, ma alla fine ero incazzato nero con me stesso: ‘Ne dovevi fare cinque’”.
L’articolo Vieri: “Difficile che Juve-Inter sia una partita brutta, anomalie i punti persi con Sassuolo e Bologna” proviene da Notizie Inter.
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