Alessandro Vocalelli sulla Gazzetta dello Sport ha analizzato i segreti di una vittoria così perentoria come quella dell’Inter in Serie A. “Lo scudetto è il sigillo, il meritatissimo simbolo, di una superiorità schiacciante nei confronti della concorrenza. Ma quello che dovrebbe far riflettere le antagoniste, e suggerire un colpo di acceleratore ai loro progetti, è il come rispetto al quando di questo successo nerazzurro. Come hanno fatto, i dirigenti interisti, a scavare un solco così profondo? Con una programmazione seria, efficace, che vuol dire pensare al presente, timbrandolo con scelte forti, immaginando nello stesso tempo il futuro”.
“Il vantaggio dell’Inter è determinato dai dirigenti, da Inzaghi, dai giocatori. E da una proprietà che – si può dire? – ha comunque evidenti meriti strategici. Se non altro perché da Marotta all’allenatore, e a cascata a molti giocatori, c’è stato evidentemente qualcuno che queste scelte le ha fatte. E ora si ritrova una struttura a tre piani molto efficace. 1) Una dirigenza che sa giocare d’anticipo, sul mercato e sulla concorrenza. 2) Un tecnico che è lì da tre anni, nel segno della continuità, e – rispetto a tante situazioni – sa già come e dove intervenire, come e dove si può crescere e migliorare. 3) Una squadra che è un cocktail perfetto tra giovani e giocatori più esperti, perché non esiste un progetto legato all’anagrafe”.
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