«Non è stata sicuramente una delle migliori prestazioni dell’Inter, ma i nerazzurri hanno retto anche nel momento di massimo sforzo dei viola»: in estrema sintesi, alla quale va aggiunta la mostruosa capacità di Lautaro Martinez di essere decisivo, lo svolgimento della finale di Coppa Italia è racchiuso in questa descrizione da parte del Corriere dello Sport. Andiamo a scoprire se i numeri la supportano.
Lo sforzo della Fiorentina per recuperare lo svantaggio ha prodotto statistiche molto diverse tra i primi e i secondi 45 minuti. Nel primo tempo l’Inter è stata superiore nel possesso palla registrando un 57%, nella ripresa la Fiorentina è andata oltre toccando il 61%. Anche per quanto riguarda le conclusioni, dopo l’equilibrio della prima metà dell’incontro – ma con la differenza già registrata nel risultato a favore di Inzaghi -, il secondo tempo ha visto i toscani concludere 13 volte a fronte di soli 5 tentativi degli avversari, che hanno potuto confidare sulla propria solidità difensiva e sugli errori di mira di Jovic e compagni.
L’Inter è stata molto efficace in due voci: i contrasti e i duelli aerei. Un’indicazione che potrebbe servire per Istanbul, anche se il modo di attaccare del Manchester City probabilmente sfugge a una codificazione semplice.
Capitolo delle prestazioni individuali. Prendendo come campione il Corriere della Sera e il Corriere dello Sport, ci sono tre giocatori con giudizi nettamente diversi. Ovviamente Lautaro, ça va sans dire, mette tutti d’accordo con un 8 in pagella
BASTONI – Il Corriere dello Sport lo salva con la sufficienza pur rimarcando la sua responsabilità in occasione del gol della Fiorentina. Esattamente la ragione per la quale il Corriere della Sera lo boccia con un voto in meno.
CALHANOGLU – Non piace al quotidiano milanese: 5,5 per la sua interpretazione da mezzala «senza lasciare troppe tracce di sé». La testata capitolina ne sottolinea il «filtro a centrocampo» come principale lavoro e gli attribuisce un convinto 6,5.
GOSENS – Sostituisce Dimarco. Al giornale generalista non piace: 5,5. A quello sportivo sì: 6,5 e la constatazione che «solo il lavoro sporco di Dodo lo fa arrivare alto sulla traversa».
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