La vittoria della Juventus a Frosinone è arrivata solo a 9 minuti dal termine ma per Allegri non è una novità chiudere le gare nei finali e conquistare 3 punti con il minimo scarto. I bianconeri ieri a pranzo hanno fatto giusto qualcosina di più degli avversari, 13 tiri contro 10, mentre c’è da sottolineare la correttezza dell’incontro: la Juve ha fatto 12 falli, una media normale; il Frosinone, addirittura, è stato sanzionato solo 6 volte ed ha chiuso la gara senza ricevere alcun cartellino giallo. A fronte dei non troppi tentativi verso la porta di Turati, va detto che qualcosa di molto più corposo emerge da altri dati offensivi. Quasi il triplo i tocchi nell’area avversaria rispetto ai padroni di casa: (10-28); di più anche i cross su azione (18-24); maggiore anche la percentuale dei duelli vinti (40-60).
Qual è il giudizio sull’operato di Allegri? Il Corriere dello Sport non va oltre il 6,5: «Resta in corsa di rabbia e di cattiveria. Il cambio indovinato (Vlahovic per Yildiz) gli permette di acquistare peso e metri». Merita più considerazione secondo il Corriere della Sera, che gli attribuisce un 7 in pagella: «Nella tormenta di cambi, tra imposti e scelti, riesce sempre a trovare l’orientamento».
Chi è stato il migliore della squadra vincitrice? Anche in questo caso non c’è accordo.
VLAHOVIC – Il Corriere dello Sport gli dà un convinto 7,5: «Un gol bellissimo di testa, la doppietta cancellata per fuorigioco dal Var. Sesto sigillo in campionato. Non segnava in trasferta (a Udine) dalla prima giornata. Ingresso prepotente e decisivo».
MCKENNIE – Il Corriere della Sera rimane incantato dalla prestazione dell’americano: «Più funzioni di una impastatrice planetaria: mezzala, esterno, ala. Con istinto da invasore, e impeto da special team dell’Nfl».
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