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Zdravkovic: “Pavlovic è stato il migliore della Serbia agli Europei, nonostante sia alto è molto veloce”

Il giornalista di soccersportal.rs Milan Zdravkovic ha raccontato pregi e difetti dell’obiettivo di mercato dei rossoneri per la difesa.

MilanNews ha intervistato Milan Zdravkovic per conoscere meglio l’obiettivo del Milan Strahinja Pavlovic. “È stato di gran lunga il miglior giocatore della squadra serba agli Europei, confermando il grande potenziale che ha. Mi piace pensare che se avessimo avuto altri 10 Strahinja Pavlovic con lui nella squadra serba, saremmo una grande Nazionale. Non campioni d’Europa ma una grande squadra“.

Il ruolo

È in grado di giocare come terzino sinistro, braccetto di sinistra nella difesa a 3, cosa che fa con la nazionale serba o centrale nella difesa a 4 come a Salisburgo. Direi che il suo ruolo ideale sia quest’ultimo, possibilmente con un compagno di reparto esperto al centro-destra fino a che non si abitua al calcio italiano, nel caso il Milan dovesse prenderlo. Avrà bisogno di tempo ma se i rossoneri dovessero tesserarlo sono convinto che il giocatore farà bene”.

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Caratteristiche migliori

Per essere un giocatore di stazza con i suoi 194 centimetri di altezza ha una velocità incredibile, qualcosa di raro. E poi ha un gran carattere, una mentalità vincente fin da quando era bambino. È un combattente, odia perdere, non si arrende mai e lavora per la squadra. È incredibile sia nelle azioni difensive che offensive. Strahinja sarebbe un giocatore ideale per il calcio italiano dove si punta molto sui difensori alti. Il suo ritmo e il possesso palla sono molto buoni. È un giovane giocatore che impara velocemente”.

Punti deboli

“Quello che ho notato ai tempi del Partizan e vedo ancora al Salisburgo, sono i passaggi lunghi. Quei lanci che ad esempio fa Gvardiol al Manchester City in Pavlovic non li vedi. Sceglie passaggi brevi e semplici e ha bisogno di lavorare di più su questo problema. Deve migliorare tecnicamente ma ha margini di crescita. Non è ancora Paolo Maldini o Sergio Ramos. Sebbene sia bravo a recuperare palla a 30-40 metri, molto spesso i suoi errori in appoggio creano problemi alla difesa. Ha bisogno di leggere meglio il gioco, è stato il suo problema ai Mondiali in Qatar ma tutto questo può essere corretto con un buon lavoro. Deve solo lavorare molto di più. Inoltre non usa il piede destro, è sempre sul sinistro ma temo che sia tardi per migliorare sotto questo aspetto”.

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