Gianfranco Zola ha deciso. I risultati fin qui ottenuti alla guida del Watford lo hanno convinto a provare subito la scalata da allenatore di rango e, di fatto, si è messo sul mercato da un lato offrendosi al Chelsea di Abramovich e dall’altro facendo sapere al Napoli che il sondaggio effettuato dai partenopei è ora molto gradito dopo la freddezza iniziale.
Di tutto questo ne è stato informato direttamente dall’ex campione sardo il patron dell’Udinese Pozzo. Questi aveva anche pensato a Zola come erede di Guidolin, ormai al capolinea in Friuli, riponendo subito l’idea dopo aver capito che per l’ex fantasista di Napoli e Parma l’alternativa al calcio inglese è soltanto una big. Meglio ancora, quindi, se è inglese. Ecco perché il Chelsea resta il suo chiodo fisso, alimentato dai nodi Klopp e Conte (entrambi hanno declinato un triennale da 4 milioni netti più premi da parte dei londinesi). Ma nelle ultime ore la virata decisa di Abramovich su Yaya Touré è sintomo di un ritorno di fiamma concreto con José Mourinho.
Ecco perché il buon Gianfranco ritorna su Napoli, consapevole di raccogliere un’eredità pesante ma forte del rapporto con i tifosi e soprattutto di un gioco più collettivo e propositivo. Ovviamente, De Laurentiis deve mettere sul piatto le giuste garanzie, ma radiomercato dice che il 70% dell’incasso proveniente dalla cessione di Cavani verrà reinvestito sulla rosa azzurra 2013/14.
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