Gianfranco Zola, ex calciatore e vice presidente della Lega Pro, ha parlato a margine dell’evento che si è tenuto nel palazzo di Sky.
PAROLE – «Perché ho accettato? Le regioni sono diverse, innanzitutto perché mi è stato chiesto da Matteo Marani, una persona estremamente capace oltre che un amico, poi io ho fatto questo percorso, sono arrivato in Serie A passando dalla Serie C ed è stato fondamentale per la mia preparazione e crescita. Quando mi è arrivata la proposta ho pensato anche a questo accettandola con piacere. Penso che sia il percorso migliore per i nostri giovani per formarsi e crescere. Il mio compito è quello di stimolare le società e fargli capire che investire nei settori giovanili, sia a livello di calciatori che di tecnici, sia un valore aggiunto e l’alternativa principale ai problemi che molte società vivono e a renderle sostenibili. Ma è anche un modo per dare una mano concreta al nostro calcio. Servono regole che spingano le società a investire e dare attenzione alle giovanili, metterle in condizioni di avere in rosa giocatori cresciuti nel club e aiutarle a diventare sempre più brave in questo percorso. Vogliamo stimolare le squadre di C a lavorare nel loro territorio. Ci sono alcune cose della panchina e del fare l’allenatore che mi mancano perché sono un uomo di campo in primis però è anche vero che la nostra vita vive di fasi e ci sono momento in cui dare spazio ad altre cose. Io ora mi dedico di più alla mia famiglia, ma ho tempo ed energie da dedicare anche a questo progetto».
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