Demetrio Albertini ha detto la sua a La Repubblica sui match delle italiane in Champions League: “Questi ottavi di Champions non mi lasciano indifferente. Sarò a Madrid, allo stadio. Mi aspetto una partita intensa, come le squadre che si sfideranno”.
“Un grande allenatore. È più che bravo. Gli ingredienti c’erano tutti. In campo era opportunista, le punte devono essere egoiste, ma fuori era generoso. Viveva per il calcio, era preparato, aveva entusiasmo“.
“Barella è dinamico, e come me ama il vino. Frattesi quando parte fa paura. Mkhitaryan è il capolavoro di Marotta. Ma dico che mi rivedo in Çalhanoglu. Al Galà del calcio gli ho chiesto perché abbia scelto l’Inter. Ha sorriso“.
“All’entusiasmo e al dinamismo dell’Atletico, e al calore dello stadio. Nella Liga stanno faticando, per loro vale tantissimo questa partita, ma il dover recuperare l’1-0 li costringerà a scoprirsi“.
“Anche Sacchi può sbagliare, come i tanti che hanno messo in discussione Simone. Sta facendo cose straordinarie. Ha costruito una grande squadra, e valorizzato il patrimonio tecnico“.
“Non ho mai giocato una schedina. Dico solo che il Napoli ha il vantaggio di non giocare al Camp Nou. E l’Inter può farsi valere ovunque“.
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