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Venditti contro gli americani: “Grazie Roma”, ma ora togliete l’inno

Dopo le frecciatine di Rosella Sensi (“La nostra Roma ha vinto tanto, vorrei insegnare come fare a Pallotta”), il nuovo corso giallorosso subisce nuove e pesanti critiche. Questa volta il mittente è il cantautore romano Antonello Venditti, tifoso storico della Roma e padre dell’inno che allo Stadio Olimpico anticipa tutte le gare casalinghe dei giallorossi. “Sinceramente l’inno della Roma mi piacerebbe se lo togliessero, perché non lo trovo più identificativo della squadra che conoscevo io”, ha detto senza mezze misure il cantautore ospite oggi di Radio Centro Suono Sport. Dopo il cambio di proprietà e il rinnovamento del logo societario che molti tifosi non hanno avuto problemi a definire un ‘peluche”, ora la Roma dovrebbe cambiare anche l’inno ufficiale.

Almeno questo è l’auspicio di Venditti, che scrisse “Roma (non si discute si ama)” – i più la conoscono semplicemente come “Roma Roma”- negli anni ’70 assieme a Sergio Bardotti e Giampiero Scalamogna. Venditti, tra l’altro, è l’autore anche del brano “Grazie Roma” che viene eseguito sempre all’Olimpico al termine delle gare casalinghe della squadra capitolina. In caso di divorzio “canoro”, dunque, sarebbero ben due i brani che il nuovo proprietario James Pallotta dovrebbe commissionare ad un nuovo cantautore.

Pur non specificando i motivi peculiari di questo astio nei confronti del nuovo corso romanista, che viene è pur vero da due stagioni fallimentari, Venditti lascia trasparire un’insoddisfazione generale per il progetto sportivo, dal quale è stato allontanato da qualche settimana Franco Baldini, passato in Inghilterra, al Tottenham. “Paulinho? E’ un giocatore di Baldini ora voglio vedere che giocatori ha Sabatini”, ha aggiunto Antonello Venditti nell’intervista a Centro Suono Sport. Il tutto, mentre il ds Walter Sabatini è alle prese con la difficile trattativa per portare nella capitale Radja Nainggolan: il patron del Cagliari Cellino, dopo l’incidente diplomatico dello scorso anno e la partita persa a tavolino, preferirebbe cedere il centrocampista belga all’Inter o al massimo al Monaco, nonostante la Roma abbia già l’accordo con il calciatore sulla base di un quadriennale a 1,5 milioni l’anno.

Mirko Nicolino

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