MILAN, ITALY - OCTOBER 29: Rodrigo Palacio of Inter shows his dejection during the Serie A match between FC Internazionale Milano and UC Sampdoria at Stadio Giuseppe Meazza on October 29, 2014 in Milan, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
Chi gioca al Fantacalcio lo sa fin troppo bene, comprati a peso d’oro e ancora a secco di gol: negli ultimi dieci giorni sono molti gli attaccanti che hanno scritto il proprio nome nel tabellino dei marcatori, da Higuain a Llorente, fino ad arrivare a Denis e Eder, sono solo alcuni dei centravanti smarriti che sono riusciti a sorridere di nuovo e, in alcuni casi, a sbloccarsi nel vero senso della parola. Per altri, però, nonostante le chance e i tanti minuti in campo, la soddisfazione di veder gonfiata la rete ancora non arriva, per la disperazione di chi aveva puntato su di loro al Fantacalcio, oltre che per i tifosi delle squadre di appartenenza e degli allenatori che sui loro gol puntavano e puntano molto per far punti.
Considerando i minuti giocati, al primo posto c’è Nicola Sansone del Sassuolo, a cui parziale discolpa va il fatto che non è una prima punta classica ma ama svariare su tutto il fronte offensivo: per il giovane campano nessuna gioia nonostante 862 minuti in campo, un’autentica iattura. Medaglia d’argento per l’argentino dell’Inter Rodrigo Palacio (541 minuti), lui sì che comincia a spazientirsi per questa penuria di reti; gradino più basso del podio per Stephan El Shaarawy (452), il Faraone del Milan ha cominciato l’anno a corrente alterna e nonostante alcuni buoni assist inizia a sentire il peso di essere ancora a secco. Chi altro? Di nomi ce ne sono, magari non eclatanti come gli ultimi due, ma comunque deludenti dopo le prime dieci tornate di campionato.
C’è per esempio Ishak Belfodil del Parma, che a dire il vero anche l’anno scorso è stato il fantasma di se stesso, quindi Amauri del Torino, poco meno di 400 minuti in campo e zero reti (ma si è sbloccato in Europa League), e Luis Muriel dell’Udinese, 294 minuti di buona volontà e poco altro. Ancora Parma e ancora Torino con Ghezzal e Larrondo, quindi Farias del Cagliari e, tra gli altri, anche Mario Gomez della Fiorentina, condizionato dall’infortunio ma comunque in campo, vanamente, per quattro ore e 18 minuti. Chi tra di loro potrà finalmente esultare a partire dalla prossima giornata di campionato?
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